Il Seiko Quartz-Astron 35SQ può essere considerato il segnatempo più importante dell’orologeria moderna, non è quindi una sorpresa che molti articoli e libri ne raccontino la storia ed il forte impatto che ha avuto nel mondo.
Quando si legge del Quartz-Astron, una delle prime cose che si apprendono è che ne siano stati prodotti solo 100 o, a seconda della fonte consultata, 200 esemplari.
Cominciamo da due delle più autorevoli fonti che parlano di un’edizione limitata a 100 pezzi.
Nb: le citazioni sono tradotte dall’inglese, i testi originali sono disponibili nella versione inglese dell’articolo: https://www.theseikoguy.com/how-many-astron/
Il libro A Journey in Time: The Remarkable Story of Seiko di John Goodall dice al capitolo 6: “il primo orologio al quarzo Astron fu venduto il giorno di Natale del 1969 […] prodotto in una serie limitata di soli 100 pezzi.”
La stessa Seiko, in un comunicato stampa del dicembre 2009, dice “Il Quartz Astron fu presentato con una cassa in oro 18 carati e venne messo in vendita a Tokyo il 25 dicembre del 1969, in una edizione limitata di soli 100.”
Le prossime invece sono un paio di altre voci autorevoli che parlano di 200 pezzi prodotti.
In questo articolo pubblicato su Hodinkee e Bloomberg, l’autore Jack Forster scrive “Seiko ne ha prodotti solo 200 e sono stati venduti solo in Giappone.”
Da un articolo su Wristview: “L’orologio Quartz Astron 35 SQ aveva una durata della batteria di un anno. Era anche molto costoso e venduto solo in Giappone con una produzione limitata di 200.”
Voglio sottolineare che quelle menzionate sono alcune fra le voci più autorevoli, ma le stesse informazioni sono riportate in molti siti internet, riviste e libri.
L’importanza dei numeri di serie
Un giorno, mentre guardavo alcune aste in corso in Giappone, sono stato così fortunato da imbattermi in uno dei rarissimi esemplari di Quartz-Astron. Esaminando il pezzo, la mia attenzione è stata subito catturata dal seriale.
Il numero di serie, come probabilmente sapete, è in grado di rivelare preziose informazioni: la prima cifra indica l’anno di produzione; la seconda il mese (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, O, N, D); e le cifre rimanenti indicano il numero dell’orologio all’interno del suo ciclo di produzione.
Ho notato che il mio Quartz-Astron è stato prodotto nell’aprile del 1970. Ma come è possibile se Seiko in passato ha dichiarato che i 100 pezzi in edizione limitata arrivarono nei negozi il giorno di Natale del 1969?
La mia curiosità mi ha portato a fare una ricerca approfondita, per capire quanti siano stati effettivamente i Quartz-Astron prodotti, e come mai ci sia confusione su un orologio così rilevante dal punto di vista storico e collezionistico.
L’origine del mito dei 100 Astron
Dopo aver speso ore a cercare fra vecchie pubblicazioni, la mia attenzione è caduta su un articolo del New York Times pubblicato il 5 gennaio del 1970, poco più di una settimana dopo il lancio del Quartz-Astron nei negozi di Tokyo.
Reijiro Hattori, all’epoca direttore esecutivo di Seiko, dichiarava che ne erano stati venduti circa 100 prima della fine dell’anno 1969.
Nell’articolo, di cui sotto potete vedere la versione integrale dagli archivi storici del New York Times, si capisce chiaramente che 100 è solo un’approssimazioine del numero di pezzi venduti nei giorni successivi al lancio sul mercato.
È probabile che, successivamente alle dichiarazioni di Hattori, che sicuramente furono riportate in diverse lingue e formati in varie pubblicazioni oltre al New York Times, qualcuno abbia interpretato o tradotto erroneamente le sue parole, creando il falso mito di un’edizione limitata a 100 esemplari.
Il Quartz-Astron 35SQ non è mai stato concepito come un’edizione limitata, e la produzione del primo modello, anche se durata per un breve periodo di tempo come vedremo fra poco, continuò per alcuni mesi dopo il lancio.
Col passare di molti anni, questo mito è diventato così diffuso che a quanto pare anche alcune persone all’interno di Seiko lo hanno preso per vero, come dimostra il comunicato stampa del 2009 citato in precedenza.
È meno chiaro invece da cosa esattamente sia stata originata l’altra tesi dei 200 esemplari prodotti, ma ho trovato una pubblicazione del British Journal for the History of Science, intitolata “Engineering time: inventing the electronic wristwatch”, in cui le autrici Carlene Stephens e Maggie Dennis citano fra le proprie fonti Tsuneya Nakamura, l’uomo alla guida del team che sviluppò il Quartz-Astron, in un’intervista del 1999. Il testo purtroppo non riporta le parole esatte di Nakamura.
In cerca dei Quartz-Astron
In assenza di informazioni verificabili sui numeri di produzione, i seriali degli orologi possono darci un’idea abbastanza chiara. Mi sono quindi messo alla ricerca dei Quartz-Astron di cui esiste qualsiasi traccia.
Ho cominciato da libri e riviste con foto di esemplari di Quartz-Astron, alcuni dei quali sono pezzi esposti in musei, per continuare con le aste tenutesi in Giappone e nel resto del mondo negli ultimi decenni. Sono anche riuscito a trovare e mettermi in contatto con alcuni dei più grandi appassionati e collezionisti di orologi, che possiedono alcuni dei rari esemplari del primo quarzo al mondo.
Al termine della mia ricerca sono riuscito a trovare i numeri di serie di 19 esemplari del primo modello con la scritta Quartz-Astron sul quadrante, più altri 13 della versione con data, e 2 della versione con quadrante alternativo.
Queste due versioni furono lanciate da Seiko all’inizio del 1970, poco dopo il primo Quartz-Astron, e condividono la stessa referenza movimento-cassa, 35-9000.
Prima di iniziare a fare qualche conto, è importante considerare che a partire da gennaio del 1970 le tre varianti in oro del Quartz-Astron, incluso il primo modello, sono state prodotte insieme. I numeri di produzione rivelati dai seriali sono quindi comprensivi di tutte e tre le versioni, e non solo della prima.
La seguente tabella è rappresentativa degli esemplari che sono riuscito a rintracciare.
Novembre 1969 | 6 esemplari (6 primo modello). Seriale più alto: 9N0048 |
Dicembre 1969 | 0 esemplari |
Gennaio 1970 | 3 esemplari (1 primo modello, 1 data, 1 quadrante alternativo). Seriale più alto: 010017 |
Febbraio 1970 | 9 esemplari (7 primo modello, 2 data) Seriale più alto 020086 |
Marzo 1970 | 0 esemplari |
Aprile 1970 | 10 esemplari (3 primo modello, 7 data) Seriale più alto 040195 |
Maggio 1970 | 1 esemplare (1 data) Seriale 050015 |
Giugno 1970 | 5 esemplari (2 primo modello, 2 data, 1 quadrante alternativo) Seriale più alto 060098 |
Cosa rivelano questi dati
Il seriale più alto fra i Quartz-Astron prodotti a novembre del 1969 che ho rintracciato è il numero 48, ma se accettiamo il fatto che prima della fine dell’anno ne furono venduti circa 100, come dichiarato da Hattori nell’articolo del New York Times, significa che circa 100, come minimo, dovevano essere stati prodotti entro la fine del 1969.
A gennaio del 1970 erano già in produzione il Quartz-Astron nella versione con data e nella versione con quadrante alternativo. Anche il primo modello con la scritta Quartz-Astron continuava ad essere prodotto.
Fra tutte le tre versioni con cassa in oro del Quartz-Astron, almeno 17 esemplari sono stati prodotti a gennaio 1970, almeno 86 a febbraio 1970, almeno 195 ad aprile 1970, almeno 15 a maggio 1970, e almeno 98 a giugno 1970.
Cosa possiamo ipotizzare
La produzione del primo Quartz-Astron sembra essere iniziata a novembre 1969. A gennaio 1970 sono entrate in produzione la versione con data e quella con quadrante alternativo, e tutte e tre le versioni del Quartz-Astron con cassa in oro sembrano essere state prodotte per pochi mesi, fino a giugno del 1970.
I seriali di aprile 1970 suggeriscono che Seiko, almeno in quel momento, era in grado di produrre circa 200 pezzi al mese, è quindi ipotizzabile che una quantità simile sia stata prodotta nei mesi successivi e quelli precedenti, ma in assenza di altre prove non possiamo averne la certezza.
Basandomi su questi dati, penso che il totale delle tre versioni con la cassa in oro fosse intorno ai 1500 pezzi prodotti. Di questi, probabilmente più di un terzo erano della prima versione: si tratterebbe quindi di qualcosa in più di 500 esemplari.
Queste ultime considerazioni non possono essere confermate senza ulteriori prove, ma sono convinto che i numeri che ho ipotizzato siano molto vicini alla realtà di quanti Quartz-Astron furono prodotti.
Quanti sono ancora in circolazione oggi?
Tutt’altro discorso può essere fatto su quanti Quartz-Astron siano ancora in circolazione, ed i pochissimi esemplari che sono riuscito a rintracciare nella mia lunga ricerca non lasciano dubbi sulla rarità di questo segnatempo, che è il sogno di molti collezionisti.
Come abbiamo visto, Seiko ha prodotto il Quartz-Astron solo per pochi mesi ed in piccole quantità, ma una combinazione di eventi fra gli anni ’70 e ’80 ha probabilmente contribuito a ridurre ancora di più il numero degli esemplari esistenti.
Fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 c’è stata un’impennata del prezzo dell’oro, come si può vedere nella tabella sotto. In quel periodo l’Astron non era ancora percepito come un oggetto di valore storico o da collezione, ed il prezzo dell’oro presente nella cassa era diventato superiore al valore dell’orologio stesso, quindi è comprensibile che molti pezzi, dopo un decennio o più di utilizzo, siano stati smontati e venduti per essere fusi.
Non possiamo essere sicuri dell’entità del fenomeno, ma considerando il significativo aumento del valore dell’oro tra gli anni ’70 e ’80, oltre al fatto ben noto che il calibro 35A era soggetto a guasti, è probabile che una consistente percentuale di questi sia andata perduta per sempre.
Nonostante tutto, per quanto raro sia oggi il Quartz-Astron, alcuni esemplari esistono ancora e non sono tutti nei musei.